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La cultura e tradizioni Albanesi
Il folklore Albanese
Il termine folclore o folklore (pron. [folˈklore][1]; dall’inglese folk, “popolo”, e lore, “sapere”) si riferisce a quelle forme di cultura popolare comprendente le tipologie di tradizione tramandate spesso oralmente e riguardanti conoscenze, usi e costumi, miti, fiabe e leggende, filastrocche, proverbi e altre narrazioni, credenze popolari, musica, canto, danza eccetera, il tutto riferito a una determinata area geografica, a una determinata popolazione, ai ceti popolari in quanto subalterni, a più d’una o a tutte queste determinazioni.
Folclore – Wikipedia
Come tutti i popoli anche l’Albania è ricca di tradizioni, pur mantenendo similarità per influssi e origini, con gli altri paesi Balcani, e in minor modo con i paesi vicini, l’Albania si è sempre contraddistinta e per questo sempre affascinato i suoi visitatori.
Chi ha avuto la possibilità di trascorre le vacanze in Albania, o chi l’ha visitata per diversi motivi, ha potuto la sintesi del popolo Albanese nei termini che lo rappresentano:
- Burrnia, coraggio ardimento
- ndera o erzi, grande senso dell’onore
- besa non si vine mai meno alla parola data
- fis la stirpe a cui si appartiene
Questi codici di condotta, insieme a l’ospitalità sacra, fanno parte del Kanuni i Lekë Dukagjinit, o anche più semplicemente Kanun.
Il Kanun in Italia ci è arrivato in forma quasi distorta, e solo nell’eccezione della vendetta feroce e implacabile che può durare anche generazioni.
Questa parte è si contemplata in esso, ma è una parte del Kanun ( Canone di Alessandro Dukagjinit), un usanza che nella sua eccezione più violenta e negativa è ormai quasi del tutto scomparsa.
L’Albania è un luogo ricco di tradizioni e leggende, la più famosa sicuramente quella legata al castello di Scutari.