Netët Korçare të Poezisë 2024: la grande celebrazione della poesia a Korça, Albania

Korça Albania, città dalla profonda tradizione culturale, ha ospitato anche quest’anno il Netët Korçare të Poezisë 2024, il prestigioso Festival Internazionale della Poesia, giunto alla sua ventottesima edizione. L’evento, tenutosi il 25 e 26 maggio, ha trasformato Korça in un crocevia letterario, dove autori provenienti da tutta Europa hanno dato voce alla bellezza della poesia, creando un’atmosfera unica di condivisione e riflessione.

L’inaugurazione del Festival

L’apertura ufficiale, svoltasi sabato 25 maggio sotto una pioggia battente, ha visto protagoniste Jorida Dhembi, direttrice della Biblioteca Thimi Mitko, ed Entela Kasi, presidente di Albania Pen Center. Le due organizzatrici hanno sottolineato l’importanza della poesia come mezzo di comunicazione e diffusione culturale, evidenziando il ruolo centrale di Korça, Albania, come fulcro di scambio poetico internazionale.

A presiedere la giuria internazionale, chiamata a decretare i vincitori del festival, è stata proprio Entela Kasi, affiancata da due figure di spicco del panorama letterario: Rafaël Newman, poeta, scrittore e traduttore, ed Ernestina Gjergji Halili, poetessa e critica letteraria albanese. La selezione dei vincitori è stata ardua, data l’altissima qualità delle opere presentate.

La magia della poesia nei luoghi simbolo di Korça

La prima serata del festival ha regalato momenti di intensa emozione, con reading poetici in diverse lingue. Il suggestivo cortile dell’Hotel Mik ha fatto da cornice a versi recitati in albanese, italiano, sloveno, inglese, arabo, greco e turco, dimostrando come la poesia non conosca confini.

Tra i protagonisti dell’evento spicca Antonio Babliku, giovane autore albanese di romanzi fantasy, che ha raccontato il suo percorso letterario e l’importanza della lettura tra le nuove generazioni. A seguire, l’intensa testimonianza della scrittrice romena Mariana Gorczyca, che ha riflettuto sulla necessità di conservare la memoria storica attraverso la letteratura.

Il festival ha visto la partecipazione di numerosi poeti internazionali, tra cui Filiz Civaner, Güney Özkılınç, Mesut Senol e Musine Arda per la poesia turca, Liridon Mulaj, Besnik Mustafaj e Aleksandër Çipa per la lirica albanese, Salvatore Nappa e Lucilla Trapazzo per l’Italia, Barbara Pogačnik per la Slovenia, Billy Ramsell per l’Irlanda, Dalila Hiaoui per il mondo arabo e Christos Tsialis per la Grecia.

Una domenica tra cultura e natura

Domenica 26 maggio, il festival si è spostato nel Parco Vangjush Mio, dove, come da tradizione, è stato piantato un albero simbolico alla presenza di poeti e autorità cittadine. Quest’anno, l’onore è toccato al professor Sali Bashota, docente di letteratura e lingua albanese all’Università di Pristina.

La giornata è proseguita con una maratona letteraria presso la Biblioteca Thimi Mitko, durante la quale si è discusso di poesia e prosa. Uno degli incontri più attesi è stato quello dedicato a Nâzım Hikmet, poeta e drammaturgo turco, con la partecipazione di Güney Özkılınç, Rozana Belli e Said Bejko. A seguire, un omaggio al poeta albanese Basri Çapriqi, con gli interventi di Sali Bashota, Ibraim Berisha e Sadik Bejko.

Nel pomeriggio, la suggestiva Casa Museo Vangjush Mio, dichiarata monumento culturale, ha ospitato il confronto tra Liridon Mulaj e Ahmet Prençi, due scrittori che, pur con stili diversi, condividono lo stesso amore per la letteratura.

Il gran finale al Museo d’Arte Medievale di Korça

A coronare la due giorni poetica, un reading di poesie presso il magnifico Museo d’Arte Medievale di Korça, che custodisce oltre 7.000 opere tra icone, sculture e tessuti sacri. Qui, tra capolavori di artisti come Onufri e i Fratelli Zografi, la poesia ha trovato il suo spazio più sacro, dando vita a un momento di pura magia e condivisione.

La cerimonia conclusiva ha visto la premiazione di cinque poeti di spicco:

  • Mariana Gorczyca (Premio Asdreni)
  • Güney Özkılınç, premiato insieme alla poetessa Muhsine Arda
  • Besnik Mustafaj, per la suggestione della sua poetica
  • Barbara Pogačnik, per la bellezza delle sue composizioni
  • Liridon Mulaj, per la toccante poesia Gjergj, dedicata a suo figlio

Korça, Albania: una città che parla la lingua della poesia

Il Netët Korçare të Poezisë 2024 ha confermato Korça come un punto di riferimento per la poesia internazionale. La città, con la sua atmosfera vibrante e il suo patrimonio culturale unico, si è trasformata in un palcoscenico aperto, dove le parole hanno preso vita e la poesia ha trovato la sua voce più autentica.

Come scriveva Pablo Neruda:

“La poesia deve camminare nell’oscurità e incontrarsi con il cuore dell’uomo, con gli sconosciuti della strada.”

A Korça, Albania, la poesia continua a vivere, a raccontare, a connettere cuori e culture. Un legame indissolubile che, anno dopo anno, si rinnova tra le vie della città, sotto il cielo che risuona di versi senza tempo.